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La CISL e la sua storia

La CISL è un sindacato confederale

A settant'anni dalla nascita, con più di 4 milioni e mezzo di iscritti, la Cisl è un grande sindacato confederale fondato su principi di libertà, giustizia, partecipazione, responsabilità, autonomia, fedele ai valori del cattolicesimo democratico e del riformismo laico. Mantenendo ferme queste caratteristiche e le idee lungimiranti dei "padri fondatori", la Cisl è divenuta una forza sociale sempre più determinante e centrale nella vita economica e sociale del Paese, allargando la sua influenza e guadagnando consenso fra i lavoratori e i cittadini.
Le strutture di territorio, le categorie, i militanti e i quadri della Cisl sono oggi presenti in ogni luogo di lavoro, in ogni comunità regionale o locale. Le sedi della Cisl sono frequentate dai soci che tramite la tessere hanno accesso gratuito ai servizi e alle convenzioni ma anche da tanti cittadini che si rivolgono al sindacato per essere tutelati nei loro diritti e aiutati come persone. Sono lavoratori dipendenti, pensionati, giovani, anziani, casalinghe, immigrati. Trovano accoglienza, assistenza, orientamento anche inquilini, consumatori, contribuenti, studenti che vogliono accedere all'impiego o adulti che vi tornano. Godono di uno spazio privilegiato di confronto, aggregazione, solidarietà senza barriere o esclusioni partitiche, religiose, culturali
La Cisl è un sindacato non dipendente da alcun potere politico, istituzionale, economico, ideologico, che tale intende rimanere e fa affidamento esclusivo sulle proprie risorse. La sua ragion d'essere prioritaria è la difesa e l'avanzamento del lavoro, come leva di promozione umana e civile: lavoro salvaguardato nella sua dignità, nelle sue condizioni salariali, normative, professionali; lavoro buono e duraturo, che sia per tutti veicolo di benessere e di cittadinanza.
Forte dell'idea che la dimensione sociale viene prima di quella politica ed è da questa autonoma, la Cisl si oppone ai tentativi di limitare l'associazione sindacale con vincoli legislativi o giuridici, affermando la libera negoziazione tra le parti e la effettiva esigibilità dei contratti collettivi firmati dalle confederazioni maggioritarie.
La Cisl è impegnata oggi in un grande cambiamento organizzativo per riavvicinare il sindacato ai posti di lavoro, più vicino alle esigenze dei lavoratori, attraverso una valorizzazione del ruolo di migliaia di delegati e rappresentanti sindacali di base. Per la Cisl rimane centrale l'attività di contrattazione nazionale e di secondo livello, la contrattazione sociale nei territori grazie alla partecipazione diretta dei lavoratori.
Un nuovo modello di sindacato responsabile, partecipativo, popolare che risponda alla sfida della competitività e dello sviluppo nell'era del mercato globale.
La Cisl è anche in prima fila nella cooperazione con i paesi emergenti e nella mobilitazione per la pace e la democrazia contro i regimi autoritari.
La Cisl è una palestra di democrazia, un luogo di produzione di idee ed esperienze, come testimoniano «Conquiste del lavoro» (il quotidiano sindacale unico al mondo, oggi anche nella versione digitale), la web tv, i centri di studio e di ricerca, le periodiche attività formative che hanno a Firenze e nella sua scuola il loro fulcro.
Questo patrimonio è parte sostanziale della identità della Cisl, la chiarisce e la rafforza ogni giorno nell'interesse dei lavoratori e del paese.

Perché essere CISL

La Cisl è innanzitutto un'associazione, che fa leva sull'adesione volontaria dei lavoratori e che è aperta a tutte le provenienze politico-ideologiche. La Cisl ha contribuito in modo determinante a liberare l'azione sindacale dai tentativi di strozzarla con vincoli normativi, difendendo il principio della libera negoziazione tra le parti e della effettiva validità giuridica dei contratti collettivi. L'autonomia dai partiti e dallo Stato trova i suoi presupposti nell'autonomia della dimensione sociale nei confronti di quella politica.
I padri Fondatori hanno concepito e strutturato così la Cisl, libera e autonoma.
I grandi cambiamenti della globalizzazione degli ultimi 20 anni hanno investito anche noi. Nonostante questo credo che il sindacato italiano sia in buona salute. Siamo una realtà forte. Al tempo stesso dobbiamo ragionare tenendo conto degli impegni che abbiamo assunto e dei traguardi che ci attendono. I lavoratori italiani si aspettano molto dal sindacato. Non ci chiedono solo di difenderli, ci chiedono di dare loro un orientamento su tutti i grandi problemi della società italiana.
È nostro impegno esprimere una cultura vera, continuare sulla strada per far avanzare una prospettiva di cambiamento del sindacato che sia d'aiuto alla trasformazione del paese.
L'idea essenziale che la Cisl ha proposto fin dalla sua nascita è che il sindacato ricava la propria effettiva legittimità storica soltanto dallo stretto legame con i lavoratori, unendoli in un assetto associativo, volontaristicamente accolto e autonomo, ossia, prima di tutto, libero da qualsiasi controllo esterno, politico e organizzativo. La Cisl è il Sindacato dell'autonomia, dell'associazione, della contrattazione.
Autonomia, cioè indipendenza e progetto proprio. Capacità di determinare i propri obiettivi, le vie e i mezzi per raggiungerli in piena indipendenza da qualsiasi condizionamento e da qualsiasi centro di potere privato o pubblico. Autonomia, quindi, dal padronato, dai partiti politici, dal governo, dallo Stato.
Associazione: il sindacato è un'organizzazione che nasce per libera volontà dei lavoratori, è composto da questi lavoratori, può rappresentare di fatto anche gli altri, ma questi non hanno diritto a determinare la vita e gli orientamenti del sindacato. Questo vuol dire che la Cisl non è né istituzione statale, né indistinto movimento; che il sindacato non sta fuori dai luoghi di lavoro ma dentro; che la democrazia sindacale ha dei referenti, delle regole, è delegata, si basa sul mandato dai rappresentanti ai rappresentati.
Contrattazione: a essa il sindacato affida il compito fondamentale e primario di migliorare, in continuità, le condizioni economiche e professionali dei lavoratori. Quello contrattuale è il metodo che la Cisl ritiene nettamente superiore agli altri, alla tutela legislativa o al mutamento di prospettive politiche generali, perché impegna direttamente i lavoratori e le loro organizzazioni, perché dà concretezza e dinamismo al conflitto di interessi e lo conduce nell'alveo dei processi democratici.
La centralità della persona e dei suoi interessi soggettivi, rappresentano un tratto di continuità in tutto il sistema sindacale Cisl, andandosi a riempire anche di soggettualità e di motivazioni nuove, dall'accoglienza dei lavoratori stranieri ai giovani che si avvicinano al mondo sindacale, alle donne che sono alle prese con i problemi di sempre, nel mercato del lavoro e nella vita privata.
La consistenza organizzativa e l'indiscussa modernità della Cisl traggono forza dall'articolazione interna basata su un pluralismo di diversi modelli sindacali coesistenti sul territorio e tra le categorie di lavoro, esprimendosi come soggetto in grado di offrire tutela del posto di lavoro, ma anche comprensione dei problemi che per la propria posizione occupazionale la persona affronta.

La CISL: com'è organizzata

La Cisl ha una duplice struttura organizzativa articolata su vari livelli territoriali. Da una parte ci sono le strutture di categoria (chiamate anche strutture "verticali"), che organizzano i lavoratori addetti a produzioni simili (ad esempio chimici, metalmeccanici, bancari, trasporti, enti locali); dall'altra una struttura organizzativa intercategoriale (confederazione o struttura "orizzontale") a cui sono affiliate tutte le categorie. I livelli in cui sono articolate le strutture organizzative sono quattro: il luogo di lavoro (Sas/Rsa), la Regione, il territorio e il livello nazionale. L'attuale struttura organizzativa della Cisl è composta a livello verticale da 19 Federazioni e, a livello orizzontale, da 21 Unioni sindacali regionali (Usr) articolate in Unioni sindacali territoriali (Ust). L'ultimo Congresso Confederale ha introdotto una nuova articolazione orizzontale: la USI (Unione Sindacale Interregionale). Le Unioni sindacali territoriali possono articolarsi in Unioni zonali e/o comunali.
IL LUOGO DI LAVORO. Questo ambito è la base di tutta la struttura organizzativa. Il sindacato è presente nei luoghi di lavoro con le Rappresentanze sindacali unitarie (Rsu) in gran parte (due terzi) elette direttamente dai lavoratori ed in parte (un terzo) da esponenti designati dalle organizzazioni sindacali che stipulano i contratti collettivi di lavoro, secondo regole democratiche concordate tra sindacati dei lavoratori e associazioni imprenditoriali.
Le Rsu sono titolari dei diritti sindacali relativi alla gestione dei permessi sindacali, delle assemblee dei lavoratori, delle affissioni, dei rapporti con la controparte aziendale.
Le Rsu sono inoltre titolari della contrattazione aziendale, con il concorso ed il sostegno dei sindacati di categoria, secondo le modalità definite dal contratto collettivo nazionale di lavoro.
È volontà della Cisl che vengano costituite, oltre le Rsu, le Sas (Sezioni aziendali sindacali) che devono rappresentare la Cisl in tutti i luoghi di lavoro e svolgere la funzione di primo momento aggregativo e di visibilità associativa dell'essere Cisl.
La legge 300/70 prevede anche la possibilità di costituire la Rsa nell'ambito delle associazioni sindacali che siano firmatarie di contratti collettivi di lavoro applicati nell'unità produttiva. Con l'accordo sulla rappresentatività del 31 maggio 2013 tra Cgil, Cisl e Uil e Confindustria si è convenuto che le Organizzazioni sindacali firmatarie dell'intesa partecipando alla procedura di elezione delle Rsu, rinunciano formalmente ed espressamente a costituire le Rsa.
LA REGIONE. Il livello regionale raccoglie tutti i comprensori situati nella stessa regione geografica. Anche in questo ambito ogni struttura regionale, o Unione sindacale regionale (Usr), raccoglie i sindacati di categoria.
L'ultimo Congresso Confederale (2013) ha introdotto una nuova articolazione orizzontale: la Usi (Unione sindacale interregionale).
IL TERRITORIO. Il territorio raccoglie i lavoratori che svolgono la loro attività in un'area ben delimitata geograficamente da alcune caratteristiche: amministrative, produttive, economiche, sociali. Il livello territoriale è la base della struttura orizzontale del sindacato. Ogni territorio, denominato Unione sindacale territoriale (Ust), raccoglie le organizzazioni di categoria presenti nella zona di competenza. Il territorio può essere suddiviso in Unioni zonali ed in Unioni comunali, secondo criteri di decentramento basati su caratteristiche amministrative e sociali omogenee presenti nella regione.
IL LIVELLO NAZIONALE. La Confederazione nazionale raccoglie al suo interno tutte le Organizzazioni regionali e le Federazioni nazionali di categoria. Gli organismi vengono eletti di norma ogni quattro anni dai congressi, che si tengono ai vari livelli organizzativi, seguendo due criteri:
• dal luogo di lavoro al livello nazionale di ogni categoria;
• dal verticale all'orizzontale, cioè dalle Federazioni di categoria alla Confederazione.
I congressi consentono, attraverso regole democratiche, la partecipazione di ogni lavoratore iscritto alla formazione delle scelte politiche dell'organizzazione e all'elezione dei componenti degli organismi che dovranno garantire l'attuazione di tali scelte. Le regole formali per l'elezione degli organismi e per il loro funzionamento sono fissate dallo Statuto confederale.

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